Siamo giunti alla conclusione anche di questa stagione di debate.

Prendiamoci del tempo per riepilogare le principali attività svolte e fare il punto su quelle che possono dare indicazioni sull’orientamento per il prossimo futuro del debate in Italia. Quanto segue non è esaustivo. Dà però una panoramica di quanto il debate e la sua comunità, anche quest’anno, è stato vitala.

Tornei

Lo sport del debate vive dell’esperienza del torneo, della sfida tra squadre, dell’incontro tra debaters, coach e giudici.

Anche quest’anno la comunità italiana del debate è stata animata da due principali esperienze tornamentali: la seconda edizione del Campionato Italiano Giovanile di Debate e la quinta edizione delle Olimpiadi di Debate, con la prima edizione di un torneo nazionale in lingua inglese!

Campionato Italiano Giovanile di Debate

Dopo il successo, anche organizzativo, della prima edizione, la SNDI ha riproposto la formula del ‘Campionato Italiano Giovanile di Debate (CIGD). 80 squadre partecipanti, 12 round distribuiti da ottobre e maggio, quasi 800 persone coinvolte tra debaters, coach, giudici e staff organizzativo.

Anche quest’anno il CIGD ha ricevuto l’alto patrocinio di Commissione e Parlamento Europeo per il suo valore educativo e per la promozione del valore della cittadinanza attiva. Nell’arco del Campionato 179 dibattiti sono stati dedicati a temi “europei”, dalla transizione ecologica alla politica di difesa comune. Inoltre, grazie alla collaborazione con IDEA, il CIGD ha ospitato anche lo Young European Citizens, un evento deliberativo “digitale” avente l’obiettivo di esplorare e discutere tematiche europee, con la partecipazione di giovani debaters italiani e, ospiti d’eccezione, rappresentanti delle istituzioni europee.

Se l’intero campionato si è svolto sulla piattaforma digitale della SNDI, la finale, che ha tematizzato le strategie di costruzione di una politica di difesa comune in Europa, è stata svolta in presenza. Intorno ad essa la SNDI ha organizzato il 14 maggio a Milano, presso l’auditorium dell’Università IULM, lo Euth debate 2022. I giovani e il futuro dell’Europa. La finale è stata preceduta da un panel composto da europarlamentari (On. Picerno, vicepresidente PE, l’On. Castaldo, membro commissione Affari Esteri PE), rappresentanti delle istituzioni europee, autorevoli giornalisti e opinion maker (Taino, Corriere della Sera, e Mentana, La7). L’evento, condotto da Matteo Bordone, giornalista de Il Post, ha ricevuto il sostegno del Parlamento e della Commissione Europea, del lavoro editoriale del master in giornalismo della IULM, ed è stato comunicato in diretta streaming su ANSA, Open e ScuolaZoo (il portale di riferimento della community studentesca italiana), media partners dell’evento.

Olimpiadi di Debate

Quest’anno il debate è tornato (anche) in presenza. Prova esemplare ne è la quinta edizione delle Olimpiadi Nazionali di Debate, organizzate dall’ITE “Enrico Tosi” di Busto Arsizio, con il sostegno della Società Nazionale Debate Italia per la gestione e l’organizzazione del lato giudici e la supervisione scientifica e organizzativa dell’INDIRE.

Le Olimpiadi Nazionale di Debate vedono incontrarsi le squadre che hanno superato le rispettive fasi regionali. Quest’anno alle fasi regionali, organizzate dalle scuole della ReteWedebate, hanno partecipato 323 squadre, quasi 1300 debater coinvolti, circa 500 debate: numeri che testimoniano la crescita costante del movimento debate nelle scuole italiane!

Le squadre delle Olimpiadi Nazionali si sono incontrate dal 26 al 30 aprile presso il Villagio Olimpico di Bardonecchia. [video finale in italiano]  [video finale in inglese]

Importantissima novità di quest’anno è stata la prima edizione delle Olimpiadi di debate in inglese, proposta accolta con vivo interesse e altissima partecipazione da parte di docenti e studenti e che ha ricevuto il sostegno di IDEA e degli amici di Za in Proti (Società di dibattito slovena)

Debating Agenda 2030

Il 2022 è stato l’anno in cui in Italia sono stati proposti per la prima volta tornei di debate dedicati a studenti universitari. Il principale è Debating Agenda 2030, torneo di dibattito universitario sui temi dello sviluppo sostenibile, organizzato dalla LIUC in collaborazione con la Società Nazionale Debate Italia e in convenzione con la Fondazione Merlini. Squadre e coach di diverse Università, dopo un percorso di formazione, si sono confrontati in squadre miste composte da debater esperti ed esordienti.

Debating Agenda 2030 è il primo torneo in Italia ad essere realizzato nel formato British Parliamentary, ossia il protocollo utilizzato per le competizioni universitarie internazionali, e prevede più edizioni dedicate a diversi obiettivi dell’Agenda 2030.

Torneo BitBoys

Altra innovativa sperimentazione è stato il torneo Bitboys dedicato a studenti delle scuole medie e al quale hanno partecipato sei squadre. I giudici della Società Nazionale Debate Italia hanno apprezzato il livello raggiunto dai debaters della secondaria di primo grado.

La comunità e l’ecosistema italiano di debate si è impegnata anche in importanti tornei locali e nazionali in cui la SNDI non ha svolto direttamente un ruolo da protagonista. Segnaliamo, tra i tanti, il torneo GenerazioneEU promosso dall’Università Bocconi.

Squadra Nazionale

Sentiamo importante relazionare più distesamente su un progetto centrale della SNDI: la squadra Nazionale.

Il gruppo della Nazionale U19 quest’anno era composto da 13 ragazzi, in buona parte già presenti negli anni precedenti, con qualche nuovo innesto selezionato con la call di settembre 2021, a cui hanno partecipato oltre 10 candidati. Alcune riflessioni su tale composizione sottolineano elementi significativi dell’esperienza di quest’anno:

  1. La stabilità del gruppo, garantita dal nucleo ‘storico’, che assicura la continuità del lavoro tecnico e la possibilità che i ‘vecchi’ trasmettano ai nuovi arrivati quanto imparato nel cammino degli anni precedenti; questo garantisce che il percorso della Nazionale, anche nel ricambio dei partecipanti, sia progressivo e non debba ricominciare ogni volta da capo.
  2. La capacità attrattiva del progetto: il pervenire di nuove candidature è segno di una certa vitalità del progetto ‘Nazionale’, soprattutto se consideriamo che candidarsi richiede alti requisiti e la consegna di materiali complessi.
  3. La tenuta dell’esperienza: non deve passare inosservato il dato che il gruppo si è costituito, formato, ha lavorato e si è consolidato per due anni senza mai vedersi in presenza fino all’esperienza americana di fine aprile 2022! 4. La presenza speciale di Giuseppe Dimassa, un ragazzo italo-americano, molto esperto e collaborativo, che ha dato qualità e spessore internazionale al gruppo.

Con questo gruppo così composto il lavoro tecnico degli allenamenti (di norma 1 incontro settimanale il venerdì) è stato centrato sin dall’inizio sugli aspetti di criticità emersi nell’analisi fatta dopo i Mondiali 2021: analisi delle mozioni, spessore delle argomentazioni, analisi del contesto, framing e anche costruzione di una linea comune. Lo studio e l’esercizio pratico su queste abilità sono stati via via approfonditi dopo i tornei di Ljutomer (marzo 2022) e Houston (aprile 2022), gli unici a cui abbiamo partecipato come squadra nazionale.

Particolarmente rilevante è stata l’esperienza americana, per varie ragioni. È stato il primo torneo in presenza per la squadra nazionale e in genere per molti dei partecipanti; le due squadre hanno raggiunto eccellenti risultati tecnici in un contesto internazionale di buon livello, tanto da far registrare la prima qualificazione in assoluto di una squadra italiana ai turni ad eliminazione diretta in un torneo internazionale; a prescindere dai risultati è stata un’esperienza che ha compattato ulteriormente il gruppo, rendendolo più coeso e maturo, e creando slancio e motivazione per la preparazione dei Mondiali 2022 (World Schools Debating Championship), in cui la Nazionale è attualmente impegnata.

In generale, questo anno ha fatto segnare senza dubbio un piccolo salto di qualità del gruppo e del progetto, che dovrà essere eredità e punto di partenza per il gruppo del prossimo anno, che sarà senza dubbio molto rinnovato.

Erasmus

La SNDI è promotrice di un partenariato strategico, con cinque paesi coinvolti, per l’Innovazione – “Debating as a New Approach to Learning”. Il progetto mira ad offrire linee guida per introdurre e applicare il debate nella didattica mediate la produzione di due manuali per docenti:

  • Debate across the curriculum in Primary and Middle School
  • Debate across the curriculum in Secondary School

E un Toolkit per studenti:

  • Interactive Students’ Toolkit for Civic Learning through Debate.

Quest’anno è stata realizzata ad inizio novembre in Spagna, a Cartagena presso il Colegio Miralmonte, la prima mobilità prevista.

Inoltre, nella prima newsletter del progetto sono evidenziati le principali sfide di ricerca per la redazione delle guide.

Inifine, è possibile seguire il procedere dei lavori sul sito internet dedicato del progetto: www.learningdebate.eu .

La SNDI sta portando avanti altre progettualità Erasmus in forma di partnership alle quale dedicheremo una newsletter specifica.

Formazione

Nell’anno trascorso sono comunque continuate le attività di formazione. Oltre a quelle sopra richiamate, tra le altre sottolineamo le seguenti per la loro particolarità

Sezioni

Con il progressivo ritorno in presenza anche l’attività delle sezioni si è fatta più intensa.

La sezione Abruzzo si è caratterizzata per l’intensa attività di formazione svolta sul territorio e per l’organizzazione di tornei locali.

La sezione Liguria si caratterizza per marcata disponibilità all’internazionalizzazione e per l’attenzione alla pratica del debate in storia.

La sezione Lazio si è distinta per l’attenzione all’introduzione del debate nelle scuole medie.

La sezione Friuli, da poco costituitasi, ha in cantiere un largo piano di attività sul debate disciplinare.

Linee di indirizzo per il futuro

Obiettivi

  • Eguagliare quanto fatto in questo anno!
  • Estendere le attività sia sul livello delle scuole medie sia soprattutto sul livello universitari. Potenzieremo sia le attività competitive sia le attività formative in questi due campi.
  • Estendere le attività rivolte al mondo degli adulti, sia su di un piano aziendale/lavorativo sia su di un piano più ludico.
  • Offrire maggiori opportunità ai giovani debater (superiori e universitari) che vorrebbero praticare debate ma che nel proprio territorio non trovano debate club.
  • Sviluppare maggiormente le attività delle sezioni, istituendone di nuove e potenziando le iniziative in campo.
  • Estendere le attività internazionali, con l’organizzazione di un primo, piccolo torneo internazionale in Italia.

Aree di miglioramento

  • Maggiore partecipazione da parte dei soci non solo in attività competitive o formative (benché certamente il carico di lavoro dovrebbe essere distribuito) ma anche in ruoli organizzativi e di coordinamento. Il desiderio di continuare a crescere impone una maggiore capacità organizzativa e anche un maggiore confronto fra i soci. A tal fine stiamo già raccogliendo informazioni sugli interessi dei soci a dare il proprio contributo sui diversi ambiti d’azione della SNDI.
  • Maggiore impatto in termini comunicativi all’esterno delle attività della SNDI.
  • Elaborazione di sistemi premiali in grado di valorizzare le figure di coach e di giudice