Il Dipartimento di Matematica dell’Università di Salerno ha promosso due corsi di formazione per insegnanti di matematica sulla metodologia del “debate matematico”.
L’iniziativa rientra all’interno del panorama di attività che il Polo di Salerno offre alla Rete nazionale dei Licei Matematici ed è progettata e organizzata insieme alla Società Nazionale Debate Italia.
Il progetto didattico “Liceo matematico”, che coinvolge più di 140 scuole superiori e che è supportato da Poli universitari su tutto il territorio nazionale, prevede ore aggiuntive rispetto a quelle curriculari durante le quali approfondire contenuti di matematica in maniera interdisciplinare e laboratoriale.
Saverio Tortoriello, professore associato di Didattica della Matematica all’Università di Salerno e responsabile scientifico del progetto, evidenzia come «il Liceo matematico è finalizzato ad ampliare la formazione culturale degli studenti e a svilupparne pensiero critico e attitudine alla ricerca verso le discipline STEM». E aggiunge: «Abbiamo scelto di scommettere sul debate, perché è una pratica didattica che si sta affermando come una delle più efficaci per coinvolgere gli studenti in processi didattici atti a sviluppare abitudini al pensiero critico, attitudine alla ricerca, capacità di lavorare in gruppo e di esprimere chiaramente le proprie idee».
Da alcuni mesi il Dipartimento di Matematica dell’Università di Salerno e la Società Nazionale Debate Italia stanno collaborando per progettare percorsi di formazione in grado di applicare la metodologia del Debate all’interno di classi di matematica.
Nei primi due corsi, svoltisi online nei mesi di dicembre e gennaio e tenuti dai proff. Amedeo Matteucci e Matteo Torre, i docenti sono stati invitati ad applicare il Debate per discutere questioni di filosofia della matematica (ad esempio, “I numeri immaginari non esistono”, “Un insieme è diverso dalla somma dei suoi elementi”, “La dimostrazione della formula di Gauss per i primi n interi positivi che utilizza le proprietà di simmetria delle differenti rappresentazioni di una stessa somma è la più esplicativa”).
Ma, sottolinea il prof. Matteo Giangrande, Direttore della Società Nazionale Debate Italia, l’orizzonte della collaborazione nella ricerca e nella progettazione di percorsi educativi è decisamente più vasto e innovativo per la didattica della matematica:
«Abbiamo già iniziato a prototipare modelli per lavorare sulla “metamatematica”, come direbbe il prof. Gabriele Lolli, per dibattere, argomentando, su come interpretare ciò che abitualmente avviene in una classe di matematica, in ogni grado: procedure alternative di risoluzione di problemi, analisi degli errori, valutazione della capacità esplicativa di dimostrazioni, e altro ancora. Ci aspettiamo di migliorare significativamente l’apprendimento metacognitivo degli studenti di matematica».