“Sono lieto di aver concesso il Patrocinio del Parlamento europeo, l’Italia ha bisogno di voi, voi dovete conoscere meglio l’Europa, perché voi siete la speranza e il futuro per costruire e consolidare insieme il progetto di domani, per voi e per le generazioni future.” 

Così ha esordito il presidente del Parlamento Europeo, Davide Sassoli, il 9 maggio 2021, nel giorno della Festa dell’Europa, rivolgendosi con fervore alle squadre vincitrici del Primo Campionato Italiano Giovanile di Debate, organizzato dalla Società Nazionale Debate Italia. Un evento tanto atteso, che ha visto la partecipazione di 80 squadre da tutta Italia, centinaia di studenti e altrettanti giudici, desiderosi di vivere l’esperienza del dibattito nonostante le difficoltà dovute all’emergenza sanitaria causata dal Covid-19.

Attraverso allenamenti, dibattiti, qualifiche e fasi eliminatorie, i debater hanno vissuto emozioni contrastanti, sfidandosi a colpi di parola e dimostrando la loro capacità di confutare l’avversario. In virtù delle posizioni antitetiche difese durante i debates, i debater hanno trascorso momenti di confronto e hanno instaurato relazioni durature, dopo aver dedicato le loro energie alla preparazione di mozioni su temi cruciali come l’elezione del presidente della Commissione Europea attraverso un voto popolare diretto o la possibilità di un modello federale per l’Unione Europea, sottolineando così i problemi che affliggono l’organizzazione europea in termini di deficit democratico e la necessità di un’Europa più vicina ai suoi cittadini.

Due anni dopo, la Commissione Europea ha finalmente premiato le prime quattro squadre qualificate e i migliori speaker con un viaggio a Bruxelles, che si è tenuto il 15 dicembre 2022. “Siamo onorati che il Parlamento e la Commissione europei abbiano sostenuto e patrocinato il Campionato Italiano Giovanile di Debate e soprattutto che abbiano premiato i debater più meritevoli con questo viaggio. Per mesi, la loro preparazione ha trattato temi riguardanti l’Europa, i suoi meccanismi e le sue prospettive e questo viaggio è stato il modo migliore per rispondere ai loro molti quesiti”, ha dichiarato Manuele De Conti, presidente della Società Nazionale Debate Italia.

Il viaggio è iniziato all’aeroporto di Milano Linate, dove 23 studenti di talento si sono incontrati per la prima volta dal vivo, dopo essere stati abituati a vedersi solo attraverso gli schermi dei PC.

Rosa Carnevale, docente di Storia e Filosofia, ha accompagnato Daniele Giove e Suamy Guerra, della squadra “I Leoncini” dell’IISS “P. Sette” di Santeramo in Colle, e Loredana Lippolis, coach della squadra “I Magnifici Canudo” composta da Alessia Colacicco, Mirko Calabrese, Pietro Cirsone e Carmine Nardelli dell’IISS “Canudo-Marone-Galilei” di Gioia del Colle, le squadre pugliesi qualificate come prima e terza del Campionato Nazionale di Debate. Mario Mascilongo, docente di Storia e Filosofia e coach della squadra del Molise “Confuto Ergo sum” dell’IISS Alfano di Termoli, e Irene Nebiolo, coach e studentessa universitaria, hanno accompagnato i debaters della squadra “Zipangulu” del Liceo classico C. Cavour di Torino.

Un’emozionante sera a Bruxelles, dove gli studenti universitari hanno avuto l’opportunità di vedere da vicino le sedi del Parlamento e della Commissione Europea, luoghi di cui avevano tanto discusso durante le loro ricerche documentali. Il giorno dopo, hanno trascorso una intera giornata alla Commissione Europea, dove hanno assistito a interventi di esperti e hanno potuto fare domande, creando uno scambio di idee stimolante. Irene Nebiolo, coach della squadra Zipangulu, evidenzia come “l’ambiente multiculturale, pieno di persone provenienti da tutta Europa e parlanti diverse lingue, è stato sicuramente uno dei momenti più memorabili del viaggio. Purtroppo, non hanno avuto abbastanza tempo per visitare la città e il quartiere europeo, ma il bel ricordo di questo viaggio rimarrà indelebile”.

Durante la loro giornata alla sede della Commissione Europea, gli studenti hanno avuto la possibilità di incontrare diversi referenti e scoprire di più sulla funzione della Commissione come organo esecutivo dell’UE, che dà voce ai Paesi membri nell’elaborare le proposte legislative insieme al Parlamento e al Consiglio d’Europa.

L’incontro con Dino Pinelli, Capo Unità aggiunto per la direzione generale Affari economico e finanziari, ha offerto una panoramica sulla gestione ambientale e sui cambiamenti strutturali necessari per proteggere il pianeta, mentre l’intervento di Cristina Carrera ha suscitato un vibrante dibattito sull’urgenza di questi cambiamenti. La proposta di Fabiana Pierini, Team Leader Social Dimension of EMU, sulla introduzione della contrattazione collettiva e la riduzione della povertà salariale e della disuguaglianza sociale attraverso i piani nazionali di resilienza ha suscitato numerose domande e riflessioni da parte degli studenti, che hanno dimostrato la loro maturità e consapevolezza delle urgenze del Paese italiano grazie alle loro conoscenze specifiche.

“L’esperienza alla Commissione Europea di Bruxelles è stata molto positiva: ci ha permesso di “toccare con mano” e approfondire le tematiche che avevamo esaminato durante la preparazione dei dibattiti del Campionato, e ci ha anche dato la possibilità di incontrare di persona le squadre che due anni fa avevamo conosciuto solo a distanza. Peccato solo non aver avuto più tempo per visitare la città di Bruxelles” ha dichiarato il coach della squadra del Molise, Mario Mascilongo.

Viaggiare a Bruxelles per visitare la Commissione Europea è stata un’esperienza indimenticabile per i debaters. “Emozionante vedere per la prima volta la Commissione e tutti i palazzi annessi, ti fa sentire la grandezza dell’Unione Europea”, dice Zenone D’Ascenzo. 

Sophia Lucia Valente aggiunge che “l’esperienza è stata molto forte e coinvolgente, perché siamo stati estremamente vicino alla commissione e siamo stati in contatto con chi davvero ci lavora ogni giorno. Gli incontri sono stati estremamente formativi e i relatori disponibili a rispondere ad ogni nostro dubbio e ad ogni nostra curiosità”. 

Daniele Giove descrive l’esperienza come “unica”, una vera e propria immersione nella storia d’Europa: “Questa opportunità, resa possibile grazie al debate, ci ha permesso di poter toccare con mano, letteralmente, la realtà politica e giuridica di un’Unione in costante mutamento ed evoluzione. Poter osservare, ascoltare, camminare lungo gli stessi corridoi in cui la storia d’Europa è stata fatta, una vera e propria esperienza di immersione che ha reso la prospettiva di un viaggio del genere, di per sé già eccitante seppur breve, semplicemente unico!”

Anche la prof.ssa Loredana Lippolis, coach della squadra pugliese dei “Magnifici Canudo”, conferma l’esperienza positiva dei suoi debaters: “Il Debate è una metodologia di dibattito che ha aiutato studenti e docenti a confrontarsi con questioni importanti dell’essere europei e a promuovere relazioni e collaborazione fra docenti e studenti. L’esperienza di visitare la Commissione Europea e incontrare i suoi rappresentanti ha fornito una maggiore comprensione dell’impegno e delle azioni intraprese dall’UE e della loro influenza sui cittadini. Questa esperienza sarà sicuramente utile nella vita dei debater ora studenti universitari e cittadini di domani.”

“Il Debate è uno strumento indispensabile per le nuove generazioni”, secondo Fabio Massimo Castaldo, Vicepresidente del Parlamento Europeo. Durante la finale del campionato, Castaldo aveva sottolineato l’importanza del Debate come modo per contrastare l’involuzione del dibattito politico che oggi si trova sui social media e nei talk show. “Il Debate, infatti, rappresenta un’opportunità per le giovani generazioni di esprimersi in modo costruttivo e di confrontarsi con argomenti di rilievo, promuovendo un dibattito sano e rispettoso. Non solo: il Debate aiuta a sviluppare le capacità di ascolto, di analisi e di persuasione, fondamentali per diventare cittadini attivi e responsabili. In un mondo sempre più complesso e polarizzato, il Debate rappresenta dunque un’arma preziosa per le giovani generazioni, che vogliono farsi sentire e fare la differenza”.